5 Trailer di spettacoli teatrali che vale la pena guardare

Chi l’ha detto che i trailer degli spettacoli teatrali devono essere per forza brutti e poco curati? Perchè nel mondo del teatro si continua a considerare questo potente strumento promozionale poco interessante o addirittura accessorio? E pensare che nel Cinema, la fortuna e popolarità stessa dei film in molti casi è determinata proprio dalla capacità dei trailer di stuzzicare l’attenzione e l’interesse del grande pubblico.

Nell’industria cinematografica i trailer sono quindi considerati uno dei principali strumenti pubblicitari. Nascono infatti con il Cinema, quando i gestori delle sale si resero conto della necessità di utilizzare delle forme di promozione per attirare il pubblico. Inizialmente presentati nelle stesse sale in cui poi venivano proiettati i film, hanno acquisito sempre maggiore importanza i trailer trasmessi in televisione e quelli diffusi sul web, molto spesso realizzati in maniera diversa o addirittura creati appositamente per il mezzo utilizzato.

Ed oggi giorno Internet è diventato il mezzo più diffuso ed efficace di promozione di un film, tanto che di circa 10 miliardi di video che vengono visti online ogni anno, i trailer cinematografici sono al terzo posto, dopo le notizie e i video amatoriali.

Tutti d’accordo sul fatto che tra il Cinema e il Teatro spesso c’è un abisso. Che i mezzi produttivi nella maggior parte dei casi non sono minimamente comparabili. Che è molto più difficile realizzare un trailer teatrale avvincente, perchè la comunicazione mediata proposta dal video utilizza un altro linguaggio e non sempre il Teatro si presta o riesce a contemplare questa “contaminazione”, che per molti è ancora considerata una “invasione”.

C’è sempre stato, e continua ad esserci, un pessimo rapporto tra il Teatro ed il Video, anche se quest’ultimo potrebbe davvero diventare un potente alleato, sia nella fase distributiva ma soprattutto nella fase promozionale. Quella di creare dei buoni trailer non è una pratica molto diffusa nella produzione teatrale nostrana, ma ci sono degli ottimi esempi anche qui da noi in Italia.

In questo articolo voglio proporti alcuni Trailer di spettacoli teatrali, recuperati dalla piattaforma di teatro on demand WelcomeTheatre, che a mio avviso meritano di essere guardati ed apprezzati. Niente di sconvolgente o in qualche modo paragonabile ai trailer cinematografici, ma con una propria dignità.

 

Tenco a tempo di tango di Tangram Associazione Culturale

Nel dicembre del 1965, poco più di un anno prima di essere ritrovato nella stanza 219 dell’Hotel Savoy di Sanremo ucciso da un colpo di pistola alla testa, Luigi Tenco era andato in Argentina, dove rimase dieci giorni. Cosa ha lasciato, laggiù, in quel viaggio? Cosa si è portato dietro? Cosa si è portato dentro? Il 27 gennaio 1967, dopo che la sua canzone è stata eliminata dal Festival di Sanremo, Luigi Tenco si chiude in quella camera d’albergo e si spara. Per qualcuno c’è qualcosa di poco chiaro in quel suicidio, per altri non è neanche un suicidio, ma questo adesso non ci interessa, questa è un’altra storia. A noi, adesso, interessa un altro mistero. Il mistero del cuore umano.”

Il mistero che Carlo Lucarelli racconta ha per protagonista un ispettore della polizia di Sanremo, che subito dopo il suicidio di Tenco viene incaricato d’investigare sul viaggio del cantante a Buenos Aires. Nelle sue ricerche si imbatte in una locanda, “El Viejo Almacen”, dove tutte le sere una piccola orchestra suona le canzoni di Tenco a ritmo di tango. Conosce Angela, la cantante del locale, e da lei si lascia guidare alla scoperta del mistero del cantautore, che “sta tutto nella sua musica, nelle sue canzoni”. Intanto l’atmosfera argentina comincia a turbare il suo animo. Una storia sottile, sensuale e malinconica.

 

La Dama in Nero di Gioacchino Inzirillo

Clifton, 1898. Il notaio Adam Keeps si reca in uno sperduto villaggio sulla costa inglese per sistemare i documenti di una cliente appena deceduta. La fredda accoglienza riservatagli dagli abitanti lascia intendere drammatiche faccende lasciate morire nel dolore. Una volta arrivato a West Fen House, Adam realizza che un compito per lui normale rischia di avere conseguenze devastanti, in grado di rievocare i fantasmi del passato. Impercettibili sussurri e presenze inquietanti incombono sulla casa abbandonata, e nessuno sembra essere al sicuro dalla terribile minaccia che assale Clifton quando la nebbia lo ricopre.

Colonna sonora inedita, effetti live e suspence senza tregua. Uno spettacolo così, non l’avete mai nemmeno immaginato. Avrete il coraggio di entrare in quella casa?

 

Fogli d’immenso silenzio di Antonio Nobili, Davide Tamburrino, Antonio Tocco

Mario, un reduce, ci racconta i ragazzi del 19° Reggimento di Fanteria: la vita, le paure, le speranze in fondo alle trincee della guerra sfiancante che ferì profondamente la storia dell’uomo. Fogli D’Immenso Silenzio si muove, in punta di matita, tra le lettere e i diari dei nostri ragazzi che, lontani da casa, lasciano aperta una finestra sul mondo, scrivendo. C’è chi scrive all’amata, chi alla famiglia, chi appunta ricordi e chi scrive poesie. Giuseppe Ungaretti partecipò alla guerra da volontario scrivendo le sue poesie sui foglietti sparsi. Qui la sua vita è romanzata, sfiorata come parte di un gruppo di vite in balia della guerra.

Fogli D’Immenso Silenzio non è una biografia ma la storia della vita in guerra, che si ispira alla poesia che meglio ha saputo penetrare nella realtà di trincea: la poesia di Giuseppe Ungaretti. Antonio Nobili scava nell’uomo che parte per il fronte, un uomo che cambia, che si perde, che sostiene prove durissime e perde come qualunque uomo ogni volta che una guerra divampa. Fogli D’Immenso Silenzio è ha debuttato prodotto in collaborazione con l’Accademia di Arti Drammatiche “Teatro Senza Tempo” di Roma. Lo spettacolo rientra nel programma ufficiale del governo per il centenario della prima guerra mondiale curato dalla Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale.

 

Valjean di Fulvio Crivello, Fabrizio Rizzolo, Sandro Cuccuini

VALJEAN è stato definito uno spettacolo unico in Italia. Totalmente originale, forgiato sullo stile delle produzioni “off” internazionali (Broadway, West End, Avignone), ha stupito pubblico e critica nelle sue prime repliche in tutta Italia.

“6 attori, 29 personaggi, un pianoforte dal vivo. Lo spettatore è fin dalle prime battute trasportato indietro di due secoli, in un’atmosfera emozionante e intensa, per seguire le avventure dell’ex forzato Jean Valjean tra il penitenziario di Tolone, la fabbrica di Monsieur Madeleine e gli strascichi della Rivoluzione francese, in una lotta all’ultimo respiro con l’ispettore Javert. Imperdibile”.

 

Anche i santi giocano a poker di Alessio Moneta

La commedia racconta le vicende di un’allegra cornice familiare la cui stabilità viene bruscamente alterata da eventi inaspettati, più o meno imprevisti, ma del tutto stravaganti e particolari con un filo conduttore: il gioco del poker.

Lo spettacolo nato da un’idea de I Fabbricattori con la Direzione Artistica di Enrico Brignano, è prodotto dal Progetto Lazio Inscena – Casa dello Spettacolo; l’organizzazione e promozione sono a cura degli allievi del corso di formazione per Esperto in organizzazione di eventi dello spettacolo – progetto Lazio InScena.

 

Photo credit: Pensiero on VisualHunt

Commenti Facebook

commenti

(Visited 1.320 times, 1 visits today)

Tag: , , , Filled Under: Teatro in video Posted on: 4 May 2018

Cos’è TeatroDigitale?

Con questo blog vogliamo provare a sondare e raccontare le esigenze del teatro di oggi, ascoltare e condividere bisogni, soluzioni (e anche i piccoli traguardi) delle persone che vivono il teatro, che lo fanno quotidianamente, lo amano e lo fruiscono.

La nostra mission è raccontare il lato digitale del teatro, accompagnare la rivoluzione digitale, che è già in atto in ogni sfera del nostro vivere quotidiano, anche nella dimensione della fruizione teatrale, mostrando le sue influenze concrete sul mondo delle arti performative, ma anche le opportunità di amplificazione della visibilità offerte alla produzione teatrale stessa.