La Performance d’arte di Matteo: un lungo viaggio andato in scena on the road

Abbiamo seguito l’attore e performer Matteo Fratarcangeli nella sua impresa iniziata il 19 giugno 2016 e conclusasi il 21 luglio. La Performance Il Viaggio di Matteo Fratarcangeli è stata una performance d’arte che aveva lo scopo di portare la cultura in giro per il sud Italia, a bordo di una bicicletta elettrica. Non potevamo non intervistare il protagonista alla fine di questa sua esperienza…

L’originale maratona dell’attore Matteo Fratarcangeli è stata una performance artistica, ma anche “politica” nel senso più ampio del termine, una sorta di indagine antropologica e sociale, nata dalla volontà di mettersi in gioco e portare avanti, mediante il proprio corpo e la propria voce, una riflessione profonda sulla propria identità e le relazioni umane nella società contemporanea.

 

Il progetto è durato trentatré giorni, l’attore e regista Matteo Fratarcangeli in questa emozionante avventura si è spostato solo con la sua bicicletta elettrica. Ogni giorno, nel paese che lo ha ospitato, ha recitato un Canto del Paradiso dalla Divina Commedia.

“Come ascoltare il tempo interiore” è il libro che ha pubblicato quest’anno, che poi è anche ciò che in qualche modo ha ispirato questa sua azione di performance art.

Abbiamo chiesto al giovane attore, regista e sceneggiatore di raccontarci com’è andata questa esperienza, che ha avuto com ultima tappa il suo paese Ripi (FR) dal quale era partito:

“Trentatré giorni immerso nel tempo – ci racconta Matteo – e nello spazio della natura modellata (non distrutta) dall’uomo. Grazie alla bicicletta ho vissuto attimo per attimo questo viaggio; ho gustato panorami, profumi e colori della natura. Ho cercato di far confluire il mio tempo, il tempo della società col tempo della natura.”

“Per la prima volta non mi sono annoiato. Più stavo da solo a contatto col mondo e più mi sentivo libero, leggero, allegro. Più gli imprevisti irrompevano nel viaggio e più ero felice. Purtroppo il viaggio per capirlo bisogna viverlo!”

“Questa mia performance d’arte fa parte di un percorso culturale incentrato sull’ascolto del tempo interiore. Quest’inverno girerò l’Italia portando in scena questo tema. Ancora non c’è niente di definito però… Quindi seguitemi!”

Matteo ci ha rivelato che è molto difficile riuscire a racchiudere in poche righe tutto il bagaglio di emozioni provate durante questo viaggio e noi lo comprendiamo…

WelcomeTheatre ha deciso di seguire questo Perfomer durante tutto il suo viaggio perché in questo viaggio interiore c’era l’intenzione di portare nella scena della vita reale una rappresentazione teatrale sperimentale. Un modo per portare allo spettatore una possibilità non convenzionale di fruire la bellezza dell’arte e della cultura.

Abbiamo vissuto tramite Matteo, metaforicamente, il viaggio di un’anima alla ricerca dell’Io, il percorso se vogliamo, che tutti gli artisti, attori e autori fanno un po’ durante la loro carriera o nella creazione della loro opera teatrale. La creazione e la messa in scena di uno spettacolo è come un viaggio in effetti, lo si porta in teatro, si cerca di trasmettere qualcosa agli spettatori e alla fine diventa un’esperienza di cambiamento e ricerca per l’autore o l’attore stesso.

Ecco Matteo in una delle sue tappe a poche settimane dall’arrivo:

 

Ti è piaciuta la Performance il viaggio di Matteo Fratarcangeli? Lascia un commento e condividi questa esperienza sui tuoi Social!

Salva

Commenti Facebook

commenti

(Visited 88 times, 1 visits today)

Filled Under: Colpi di scena Posted on: 28 July 2016

Cos’è TeatroDigitale?

Con questo blog vogliamo provare a sondare e raccontare le esigenze del teatro di oggi, ascoltare e condividere bisogni, soluzioni (e anche i piccoli traguardi) delle persone che vivono il teatro, che lo fanno quotidianamente, lo amano e lo fruiscono.

La nostra mission è raccontare il lato digitale del teatro, accompagnare la rivoluzione digitale, che è già in atto in ogni sfera del nostro vivere quotidiano, anche nella dimensione della fruizione teatrale, mostrando le sue influenze concrete sul mondo delle arti performative, ma anche le opportunità di amplificazione della visibilità offerte alla produzione teatrale stessa.