Quali sono le 3 cose che non devono mancare ad un Performer?

Abbiamo incontrato l’affascinante e gentile Donatella De Felice: attrice di teatro, performer di Musical, ballerina, doppiatrice, cantante, speaker radiofonica. Una carriera fatta di talento e studio che l’ha portata a lavorare con nomi importanti del teatro.

Facciamoci raccontare in prima persona da Donatella De Felice come si è svolto il suo iter artistico e chiediamole di darci qualche consiglio su questa professione così eclettica e faticosa!

Chi è Donatella De Felice?

“Bella domanda! Donatella è una persona che ha fatto della sua grande passione il suo lavoro. Ho cominciato da piccola a studiare danza classica e a 18 anni mi sono scoperta interessata alla recitazione.”

Da li’ ho preso la strada dello studio accademico dell’arte drammatica, per iniziare come attrice professionista molto presto, intorno ai 21 anni, nella Compagnia di Tato Russo.

“Ho recitato autori classici come Shakespeare, Goldoni, Euripide, Plauto, Aristofane, girando da subito l’Italia in molte tournée. Ho avuto da subito la fortuna di recitare in grandi teatri meravigliosi e storici, come La Pergola di Firenze, il Valle di Roma, Donizetti di Bergamo, il Duse di Bologna, solo per citarne alcuni.

In seguito mi sono anche confrontata col teatro dialettale nelle compagnie di Luigi De Filippo e Mario Scarpetta, esperienza che mi ha insegnato la naturalezza dello stare in scena.

Dopo è cominciata un’altra fase, quella del musical e così ho approfondito lo studio del canto e della danza, rimettendomi in gioco in quest’altro genere teatrale, ho iniziato a fare tanti provini a livello nazionale.

Ho lavorato con la Compagnia della Rancia in Grease, dove sono stata anche responsabile artistico e in My Fair Lady e Tutti Insieme Appassionatamente di Massimo Romeo Piparo. Nel frattempo ho partecipato a qualche fiction (La Squadra), cinema, pubblicità e telepromozioni nazionali. Ho fatto anche radiodrammi in Rai e voice-off e vice-over per i documentari di Alle falde del Kilimangiaro e Gate C di Rai Sat. Le ultime sfide sono state fare la regia de I Demoni e gli Dei, adattamento teatrale liberamente ispirato al film Gods and Monsters e fare un po’ di doppiaggio con il grande Luca Ward.

Cosa stai facendo in questo periodo?

Sono appena tornata dalla tournée nazionale del musical Tutti Insieme Appassionatamente di Massimo Romeo Piparo, con Luca Ward e Vittoria Belvedere, con cui abbiamo girato l’Italia per due anni. Ora sto collaborando al progetto di un musical che ha scritto Fabrizio Romagnoli. Nel frattempo studio, faccio provini, e mi preparo per… Sono scaramantica, mica lo dico!

Puoi dare dei suggerimenti pratici a chi vuole fare teatro?

Studio, preparazione e grinta! Iscriversi e frequentare le scuole di teatro, quelle giuste, andare a teatro a vedere il teatro!

Andare a  vedere i “grandi” ma anche quelli meno grandi, perché si impara sempre. Allargare i contatti nel settore, frequentare addetti ai lavori e avere un carattere che si adatta a varie situazioni. Fare provini, stage, workshop per essere sempre aggiornati. Avere curiosità, cultura e apertura mentale. E soprattutto, mai sedersi sugli allori, darsi da fare ed evolversi sempre!

Quali sono le tre caratteristiche che non devono mancare ad un performer?

Se parliamo di un performer di musical: ci vogliono disciplina nella cura del corpo e della voce, perché sono gli strumenti con cui si lavora, fiducia in se stessi e estrema duttilità interpretativa, quindi padronanza e velocità nel saper tradurre scenicamente le indicazioni del regista.

Cosa manca al Teatro italiano oggi? Quindi cosa servirebbe al Teatro di domani?

Al Teatro italiano manca la voglia di rischiare, di ritrovare il coraggio di percorrere nuove possibilità espressive e si tende così a fare quello che si e’ sempre fatto. Al Teatro di domani servirebbe inventare per catturare più’ interesse nei giovani, diventare più eclettico, con una commistione di stili del tutto nuova.

Metteresti il tuo spettacolo su una piattaforma digitale come WelcomeTheatre? Perché?

Assolutamente sì! Perché il web e i social network sono ormai il modo più immediato e veloce per dare visibilità ad uno spettacolo, raggiungendo migliaia di persone. E’ un’iniziativa fantastica! Quindi Viva WelcomeTheatre!

[Aggiornamento del 22 maggio 2016: Video Intervista a Donatella De Felice]

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E tu cosa chiederesti a Donatella De Felice? Condivi questo post con i tuoi amici e colleghi e se hai qualche domanda o commento lasciali qui sotto. Rispondiamo sempre 🙂

 

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Tag: , , , Filled Under: Strumenti del mestiere Posted on: 18 May 2016

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