La Fondazione Romaeuropa è una delle istituzioni di maggior prestigio, in Italia e in Europa, per la promozione e la diffusione dell’arte, del teatro, della danza e della musica contemporanea.
La sua mission consiste nell’intercettare le energie del contemporaneo per trasformarle in Arte e Cultura, in esperienze artistiche innovative capaci di esprimere la tensione verso il futuro e di spostare sempre più avanti la frontiera dell’indagine artistica. Ma anche in nuovi modelli di sviluppo e di gestione d’impresa in ambito culturale.
Romaeuropa Festival 2016 torna in estate, dal 24 giugno al 18 settembre ci sarà l’anteprima del progetto Patrimonio e Creazione, realizzato assieme alla Soprintendenza per l’area archeologica centrale di Roma. Appuntamento con la mostra Par tibi, Roma, nihil, ideata da Monique Veaute e curata da Raffaella Frascarelli, Presidente della Nomas Foundation e con Palamede, La storia di Alessandro Baricco entrambi nell’Area Archeologica del Palatino.
Il Programma vero e proprio di Romaeuropa Festival inizia il 21 settembre fino al 3 dicembre e a conferma della sua internazionalità Portati altrove è il titolo della kermesse che compie trent’anni.
Il Romaeuropa Festival è ormai riconosciuto come il più importante festival italiano e il Wall Street Journal lo ha indicato, nel 2006, come uno dei quattro top festival in Europa. Cult e trendy allo stesso tempo, Romaeuropa Festival presenta al pubblico romano da quasi 3 decenni il meglio della creazione artistica contemporanea e vanta un pubblico di fedelissimi a cui si aggiungono ogni anno nuovi spettatori. Una platea composita, come composita è l’offerta culturale del festival, che abbatte le barriere tra cultura “alta” e “di massa”, all’insegna dello scambio, del connubio e dell’intreccio, tra culture e codici espressivi.
Solo per citare alcuni dei nomi presenti, quest’anno ci sarà il grande coreografo Hofesh Shechter al Teatro Argentina; Ben Frost produttore di Bjork con un progetto ideato con Brian Eno eseguito dall’orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia.
Romaeuropa Festival 2016 e il teatro
Assolutamente imperdibile dal 4 al 6 ottobre 2016 Orestea (una commedia organica?) del regista Romeo Castellucci noto per la sua scrittura scenica che coinvolge tutte le arti. Castellucci pur mantenendo la storia di Eschilo originale dà alla sua Orestea uno sviluppo scenico che fa prendere letteralmente forma alle immagini topiche della tragedia.
Orestea (una commedia organica?) è andata in scena per la prima volta nel 1995 e ora ritornerà con un nuovo cast in occasione del REF2016 al Teatro Argentina.
Altro appuntamento interessante che riguarda il teatro all’interno del Romaeuropa Festival 2016 è quello con Complete Works: Table Top Shakespeare di Forced Entertainment all’8 al 16 ottobre un tour de force nella teatrografia di Shakespeare per celebrare i 400 anni della sua morte. 36 opere teatrali shakespeariane in 40/60 minuti ciascuna tutte sviluppate attorno ad un tavolo di un metro quadrato rappresentati in una performance molto originale che utilizza oggetti quotidiani che impersonificheranno i personaggi delle opere dell’autore inglese.
Questi sono solo alcuni degli incontri tra spettatori e arte teatrale del REF2016, il presidente del Festival Monique Veaute dice: “Con il Romaeuropa Festival 2016 ripartiamo alla scoperta di Roma, cercando di leggere in modo diverso il patrimonio antico, testimonianza della nostra civiltà, e di aggiungere all’immagine di una Roma bella come una statua di marmo quell’attenzione al contemporaneo necessaria a una capitale internazionale.”
“Ho sottolineato l’importanza degli spazi, dell’apertura di nuovi scenari legati alla presenza in luoghi inabituali o palcoscenici prestigiosi per offrirli ai creatori italiani, europei e internazionali, perché una manifestazione come il Romaeuropa Festival è sempre dipendente dalla generosità e dalla complicità delle istituzioni pubbliche e private e non è sempre né facile né scontato.”
“Può darsi che sia arrivato il momento di stabilizzarci in una sede senza rinunciare alla nostra vocazione di nomadismo ma con qualche punto di ancoraggio. Pensiamo e speriamo di fare del bene alla città nell’offrire ai cittadini uno sguardo diverso sul mondo e agli stranieri una visione diversa della vita romana. Uno spazio stabile ci permetterebbe di dedicarci a consolidare un rapporto con gli artisti in questa capitale unica al mondo per la storia che offre.”
Laura Martellini sul Corriere della Sera, a proposito del Romaeuropa Festival scrive: “La vocazione internazionale è stata la prima molla e rimane il cardine del festival dedicato alle espressioni contemporanee. Uno sforzo immane, per cifre che nessun’altra rassegna a Roma può vantare […] oltre 40.000 posti in vendita nonostante il persistere del nomadismo in diversi spazi sparsi nella città, e la mancanza di una sede propria.”
Se vuoi saperne di più su tutti gli spettacoli della rassegna, ecco il programma: Romaeuropa Festival 2016. Condividi sui tuoi Social questo evento straordinario e dopo esserci stato, commenta qui la performance dell’edizione 2016 che ti è piaciuta di più!
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Tag: festival, spettacoli a Roma, spettacoli teatrali Filled Under: Intorno al teatro Posted on: 1 June 2016