Con Rubini, Nureyev e Reguant rivivono a teatro i grandi classici letterari

Dopo il Decamerone di Stefano Accorsi, altri tre grandi classici letterari – grazie alla voce di Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio, l’eleganza delle coreografie di Rudolf Nureyev e la regia di Ricard Reguant – sono pronti a lasciare gli scaffali delle librerie per conquistare il pubblico dei Teatri di Roma e di Milano. Scopri nell’articolo i romanzi di cui sto parlando, sono sicura che tu ne abbia letto almeno uno.

 

Dieci piccoli indiani… e non rimase nessuno

Dieci piccoli indiani locandina

Dal 19 al 22 aprile andrà in scena al Teatro Brancaccio di Roma il capolavoro letterario di Agatha Christie “Dieci piccoli indiani“, pubblicato nel 1939. La storia è nota, siamo alla vigilia della Seconda guerra mondiale, dieci sconosciuti sono stati invitati, da presunti conoscenti, a trascorrere un soggiorno su un’isola deserta. Tutti, chi per necessità, chi per divertimento, accettano l’invito. L’isola è meravigliosa e la vacanza si prospetta bene, ma arrivati nelle loro camere, gli ospiti trovano affissa agli specchi una filastrocca che trasformerà il sogno in un incubo.

“Dieci piccoli negretti se ne andarono a mangiar, uno fece indigestione, solo nove ne restar. Nove poveri negretti fino a notte alta vegliar: uno cadde addormentato, otto soli ne restar. Otto poveri negretti se ne vanno a passeggiar: uno, ahimè, è rimasto indietro, solo sette ne restar. Sette poveri negretti legna andarono a spaccar: un di lor s’infranse a mezzo, e sei soli ne restar. I sei poveri negretti giocan con un alvear: da una vespa uno fu punto, solo cinque ne restar. Cinque poveri negretti un giudizio han da sbrigar: un lo ferma il tribunale, quattro soli ne restar. Quattro poveri negretti salpan verso l’alto mar; uno un granchio se lo prende, e tre soli ne restar. I tre poveri negretti allo zoo vollero andar: uno l’orso ne abbrancò, e due soli ne restar. I due poveri negretti stanno al sole per un po’: un si fuse come cera e uno solo ne restò. Solo, il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino s’ impiccò e nessuno ne restò”

Diretta dal regista Ricard Reguant, la commedia, così come il romanzo, ci mostra il lato nascosto della borghesia dell’epoca. Tutti siamo uomini e davanti al pericolo, quando si tratta di sopravvivere, l’eleganza e il decoro lasciano il loro posto alla volgarità e all’ipocrisia.

Sul palco trionfa una scenografia mozzafiato, dai colori bianchi e neri e dal forte impatto visivo, che riprende il perfetto stile Art-Decò degli anni ’40.

Lo sapevi che lo spettacolo venne rappresentato per la prima volta a Broadway nel 1943? Pensa che le repliche allora furono ben 426! In quell’occasione la scrittrice dovette cambiare il finale originale, considerato troppo drammatico per il pubblico dell’epoca. Chissà cosa  avrà deciso questa volta a riguardo Reguant 🙂

Puoi acquistare il tuo posto in prima fila sul sito www.ticketone.it

 

Delitto e castigo: il dramma di Rodion

delitto e castigo sergio rubini

Al Teatro Ambra Jovinelli dal 5 al 15 aprile, Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio ci faranno scoprire uno dei romanzi russi più famosi e influenti di tutti i tempi, “Delitto e Castigo”, scritto da Fëdor Dostoevskij. Il tema centrale dell’opera è il raggiungimento della salvezza attraverso la sofferenza. La storia è quella di Rodion Romanovič Raskol’nikov, che l’autore in una lettera all’editore Mikail Katkow descrive così:

«Un giovane, espulso dall’università, di famiglia piccolo borghese, poverissimo, decide di uscir di colpo dalla sua triste situazione […] e uccidere una vecchia usuraia […]: una vecchia stupida, sorda, malata, avida, cattiva […] egli decide di ucciderla […] e diventare in seguito – e per sempre – un uomo onesto, risoluto, inflessibile nel compiere “il proprio dovere verso l’umanità”».

Nella mente di Rodion l’omicidio è l’unico modo per dimostrare al mondo di appartenere a quelli che lui definisce i grandi uomini, i “Napoleone”, i soli a poter agire e vivere al di sopra delle leggi  umane e morali, perché tutte le loro azioni hanno come fine ultimo il conseguimento del bene comune.

Ma l’esaltazione lascia presto il suo posto al tormento e al pentimento che condannano il personaggio a una profonda scissione.  Nella storia la realtà si scontra con il pensiero del personaggio e questa opposizione tra due punti di vista offre la possibilità di portare in scena il romanzo attraverso una lettura a due voci.

I biglietti sono disponibili su www.ticketone.it

 

Don Chisciotte e la sua danza contro i mulini a vento

Don Chisciotte

Immagine del sito ufficiale Teatro alla Scala

Il Don Chisciotte di Rudolf Nureyev  torna al Teatro alla Scala di Milano dal 10 al 18 luglio con cinque rappresentazioni.

Gli Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala accompagneranno gli spettatori in un viaggio alla scoperta della Spagna, tra danze gitane, fandango, matadores, mulini a vento e il candore del giardino delle Driadi. Il tutto danzando sulla colonna sonora composta da Ludwig Minkus.

E di Don Chisciotte e della sua battaglia contro i mulini a vento voglio lasciarti il trailer, perché molte volte un’immagine conta più di mille parole.

I biglietti saranno disponibili sul sito www.teatroallascala.org a partire dal 10 maggio.

 

I promessi sposi il Musical di Tato Russo

I promessi Sposi - musical scritto e diretto da Tato Russo

Un ultimo grande classico te lo voglio suggerire anche io:  “I promessi Sposi”, il musical scritto e diretto da Tato Russo, che per primo ha portato in scena il romanzo di Alessandro Manzoni.

Sensazionale ed affascinante, il musical, procede col ritmo serrato di un film, con rapidi cambiamenti di scena, alla maniera dei musical americani. Non un momento di tregua. Non una pausa per lo spettatore.

L’antica struttura librettistica è sostituita da una scrittura di tipo cinematografico; la musica che ne consegue si fa, di pari passo, travolgente, melodica, frenetica garantendo allo spettatore emozioni su emozioni.

Puoi gustare lo spettacolo quando vuoi e dove vuoi visitando il sito www.welcometheatre.com.

 

Spero che l’articolo ti sia piaciuto e abbia acceso in te la voglia di andare a teatro e rispolverare vecchi libri dimenticati in cantina o sugli scaffali della libreria. Fammi sapere se andrai a teatro a vedere qualcuno di questi spettacoli, mi farà piacere sentire il tuo parere.

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Tag: , Filled Under: Intorno al teatro Posted on: 6 April 2018

Cos’è TeatroDigitale?

Con questo blog vogliamo provare a sondare e raccontare le esigenze del teatro di oggi, ascoltare e condividere bisogni, soluzioni (e anche i piccoli traguardi) delle persone che vivono il teatro, che lo fanno quotidianamente, lo amano e lo fruiscono.

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