Sofia Bolognini vincitrice del Premio Cendic Segesta 2016 si racconta

Per l’appuntamento dedicato al “Dietro le Quinte” del nostro blog di teatro, oggi intervistiamo Sofia Bolognini: attrice, autrice e regista, vincitrice dell’Edizione 2016 del Premio Cendic Segesta.

L’autrice ci racconterà un pò di lei, di come a quindici anni si sia innamorata della tragedia greca, e in quello stesso momento abbia deciso che nella vita avrebbe fatto teatro. Una scelta e un percorso che ha segnato l’inizio della più incredibile avventura che le sia mai capitata, portandola alla vittoria del Premio per la drammaturgia italiana e consacrazione come “autrice” a soli 25 anni.

Da leggere: Premio Cendic Segesta 2018 per la drammaturgia: il premio degli autori per gli autori

Chi è Sofia Bolognini?

Sofia Bolognini

Sono nata nelle Marche, ad Ancona, sul mare. Figlia di operai, sono cresciuta nella lotta. E tra i libri. Ho studiato moltissimo. Sono stata la prima linea dei movimenti studenteschi sin dal liceo, e poi all’università – mi sono laureata in Filosofia. Ho fatto teatro sin da bambina. Anzi, prima ancora di nascere: i miei genitori nel tempo libero organizzano spettacoli, tengono corsi di recitazione gratuiti per tutti i ragazzi e le ragazze del territorio. Sono quindi a tutti gli effetti figlia d’arte. A quindici anni ho incontrato il primo vero teatrante della mia vita, Gianfranco Frelli, il suo teatrino, la sua scuola di recitazione, la saletta con i costumi e le parrucche. E così ho contratto un energico, disperato amore per il teatro.

Tutto il resto è accaduto a Roma, nel mio percorso formativo ho incontrato tanti maestri: Eugenio Barba, Emma Dante, Mamadou Dioume, Hal Yamanouchi, Stefano Benni, Rodolfo di Giammarco e altri ancora. Ho fondato insieme al mio compagno Dario Costa il collettivo di arti performative bologninicosta, per il quale lavoro come drammaturga e regista, che ha ottenuto il riconoscimento della Regione Lazio come progetto teatrale under 30 tra i primi dieci più notevoli della regione. I nostri spettacoli, ROMEOEGIULIO, LA CATTIVITA’ e ST(r)AGE sono andati in scena in numerosi palchi italiani ed esteri, guadagnando premi e riconoscimenti . Nel contempo ho continuato a scrivere drammaturgia, prendendo parte come autrice anche al progetto NdN con Residenza Idra, e a scrivere prosa, pubblicando una raccolta di racconti dal titolo “Nasce, cresce Deserti” con la casa editrice L’Erudita.

Romeo e Giulio di Sofia Bolognini

Al momento insieme al mio compagno stiamo lavorando all’allestimento di Figlie d’Egitto ovvero Le Supplici, testo vincitore del Premio Cendic-Segesta, la nostra prima tragedia greca.

Grazie al teatro e alla scrittura sono riuscita a trasformare la mia rabbia sociale in qualcosa di più prezioso, di più mite, più utile perché generoso, pieno di luce.

“La Cattività” è il secondo allestimento spettacolare firmato bologninicosta, è una performance di 45 minuti nata grazie alla selezione per la Residenza Teatrale “MigraMenti Off” presso il Teatro Comunale di Badolato. abbiamo deciso di proporti un piccolo teaser dell’opera.

 

Se dovessi scegliere tre aggettivi per descriverti?

Appassionata. Un aggettivo che racconta molto di me. Sono più di tutto appassionata delle cose belle, delle buone letture, dei miei autori preferiti, degli spettacoli che mi hanno cambiato la vita. Sono appassionata del mio lavoro. Della ricerca, delle persone che incontro. Degli attori che lavorano con me. Del mio compagno Dario. Essere costantemente appassionati significa involontariamente mettere in gioco se stessi, e quindi correre rischi. Sono inevitabilmente esposta. Motivo per il quale occorre spendere ogni giorno una grande dose di coraggio.

 

Com’è stato partecipare all’edizione Cendic Segesta 2016 e soprattutto vincerla, cosa hai provato?

La vittoria del premio Cendic-Segesta ha significato per me una grande svolta professionale. Oltre al riconoscimento, di cui sono onorata, anche e soprattutto per la grande opportunità che il Premio mi ha dato: la possibilità di allestire lo spettacolo assieme alla mia compagnia bologninicosta, con una produzione di nome e di livello (il Centro Teatrale Meridionale di Locri),  debuttando al Calatafimi Segesta Festival Dioniasiache 2017 a soli 25 anni come drammaturga e regista in uno dei teatri a mio avviso più belli d’Italia.

 

“Figlie d’Egitto, ovvero Le Supplici”, è stato definito  un testo compatto, organicamente strutturato, appoggiato su modelli drammaturgici focalizzati sul gender, che riesce, a reinterpretare il mito senza perdere la forza originaria dei grandi tragici. Tu, come autrice come lo definiresti?

Una ricerca in divenire, che apre a scenari ancora esplorabili.

 

Che consiglio daresti agli autori che parteciperanno all’edizione del 2017 e perché no, agli autori in genere?

Il mio consiglio è innanzitutto quello di partecipare. È veramente un bel concorso, si è valutati da una giuria di livello e nel totale anonimato. La candidatura è gratuita, punteggi e valutazioni sono pubblicati e consultabili. Qualità molto rare per un concorso di drammaturgia in questo Paese. Per gli autori e le autrici in generale non ho consigli, ma auguri. Auguro a tutti e tutte noi di non trovare mai quello che stiamo cercando, così da continuare incessantemente a cercare.

 

Siamo arrivati al termine di questa avvincente intervista, e ringraziamo di cuore l’attrice ed autrice teatrale Sofia Bolognini per averci raccontato la sua storia.
Vuoi conoscere le opere di questa brillante performer? Ti segnaliamo i prossimi appuntamenti in scena:

Giovedì 3 Agosto
Prima nazionale
Teatro Antico di Segesta
Calatafimi Segesta Festival Dioniasiache 2017

Sabato 5 Agosto
Replica
Teatro al Castello di Roccella Jonica (RC)

Se hai altre curiosità visita il sito ufficiale del collettivo di arti performative BologniniCosta.

Ed in ultimo ho anche io un consiglio da darti, da estendere a tutti coloro che hanno un sogno, un desiderio, un progetto: lanciatevi, lanciatevi senza paura, provateci con tutte le vostre forze e non lasciate mai che siano gli altri a condizionare le vostre scelte e se pure doveste fallire ricordate sempre le parole del grande Samuel Beckett:

Samuel Beckett fallire meglio

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Tag: , , , , , Filled Under: Dietro le quinte Posted on: 29 July 2017

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