Come promesso torniamo oggi a trattare l’importante tema del crowdfunding per il teatro. Dopo aver descritto i motivi per cui vale la pena farlo, le procedure e come raccogliere fondi per realizzare uno spettacolo teatrale con il supporto del crowdfunding, è arrivato il momento di vedere più nel dettaglio le tattiche da adottare.
Nell’articolo Come finanziare un progetto teatrale con il crowdfunding ti ho parlato dei “perchè”, dei benefici e della necessità di definire a monte una strategia che supporti ed accompagni la pianificazione e l’attuazione di una buona campagna di crowdfunding nel settore culturale.
Ma quali solo le tattiche migliori, le cose pratiche da effettuare, per far funzionare al meglio la tua campagna di crowdfunding? Ecco allora 4 suggerimenti che possono aiutarti a dare una spinta in più alla campagna di raccolta fondi per il tuo spettacolo teatrale.
Descrivi chiaramente e racconta in modo coinvolgente il tuo progetto teatrale
Il primo passaggio sul quale iniziare a lavorare è affiancare al tuo progetto una descrizione dettagliata di quello che vuoi fare, come lo vuoi fare e perchè. Il tutto condito con quel pizzico di Storytelling che crea familiarità ed ha il potere di umanizzare i contenuti che andrai a produrre. Ecco per iniziare cosa devi fare:
- Spiega in modo chiaro cosa vuoi realizzare.
- Parla dei motivi che ti hanno spinto nella tua impresa e perchè hai deciso di creare una campagna di crowdfunding.
- Cerca di far emergere già nel testo e nelle foto che utilizzi le tue capacità e la passione per il mondo del teatro.
- Raccontati e rendi partecipe il tuo pubblico su come intendi procedere una volta terminata la campagna.
- Valorizza le ricompense e ragiona bene su ciò che hai a disposizione: abiti di scena, sceneggiatura, copioni, locandine, dvd, titoli di testa e di coda, gadget, foto autografate, visibilità sito web e canali social e tutto quello che ti viene in mente.
Se stai leggendo questo articolo presumo che anche tu appartieni al mondo dello spettacolo, un mondo vivo e pulsante, intriso di emozioni, dove ogni sera sul palcoscenico incontri un pubblico che vuole essere stupito e coinvolto. Sai quindi meglio di me quanto sia importante raccontare una storia vicina alla tua community e alle persone che ti conoscono e amano il tuo lavoro. Una storia (ed una motivazione) che sappia attrarre e coinvolgere, che crei empatia ed inviti il tuo pubblico e sentirsi parte di un progetto condiviso.
La descrizione e la spiegazione scritta del progetto sono il punto di partenza, ma nell’era delle immagini le parole da sole possono non bastare. Per rendere la campagna di crowdfunding coinvolgente e immediatamente comprensibile dai tuoi sostenitori è necessario abbinare un video “promozionale” e delle belle foto a supporto del progetto: ci sono social network, come Facebook, Instagram, Pinterest che ormai si nutrono quasi esclusivamente di questo. E non dimentichiamo che siamo costantemente sollecitati sul web (ma anche attratti) da colori, voci, suoni, immagini e parole.
Cerca di associare parole, immagini e suoni ad una “storia raccontata”, suscita delle emozioni e curiosità, e vedrai che la tua campagna di crowdfunding acquisterà un grande vantaggio.
Pianifica le attività e lavora sodo per assicurarti subito il primo 30% di donazioni
Per avere maggiori possibilità di visibilità e magari diventare una campagna “virale”, con il sostegno esponeziale che ne deriva, bisogna assicurarsi il supporto attivo della prima cerchia di finanziatori. Individiare nella propria community o rete sociale una base di utenti fidelizzati – amici, familiari, partner e sostenitori – che contribuisca al progetto per raccogliere il primo 30% del budget nel minor tempo possibile.
Se vuoi raccogliere 3.000 euro significa che, ancora prima di lanciare la campagna, devi essere quasi sicuro di raccogliere almeno 1.000 euro dalla tua prima cerchia di sostenitori. Questo gruppo selezionato di sostenitori dovrà contribuire, non appena la campagna sarà online, economicamente e tramite il “passaparola” per darti la spinta iniziale che ti serve a guadagnare credibilità e diffondere la campagna con successo. Parallelamente questo sprint iniziale ti offrirà l’opportunità di comparire in homepage tra le campagne di tendenza, ma anche attirare l’interesse della stampa e la curiosità degli utenti.
Generalmente le persone che finanziano una campagna di crowdfunding sono trendfollower, seguono volentieri chi ha un bel progetto ma che ha anche già un seguito di sostenitori attivi. A nessuno piace essere il primo donatore “volontario” di una campagna ferma a zero (i pensieri naturali sono: forse è una truffa? se non lo sostengono gli amici perché dovrei farlo io? se non sa presentare il progetto chi mi dice che sarà in grado di realizzarlo?), mentre se piace già a molte persone allora anche gli altri vorranno farne parte, condividerne il successo, e quindi scegliere di finanziare il progetto teatrale.
Realizza un video di presentazione efficace
La maggior parte delle persone che arrivano su una piattaforma di crowdfunding (tramite passaparola, community social, eventi etc) dedicano al massimo 30 secondi di attenzione alla tua campagna, cominciando a guardare il video e decidendo in base a questo se proseguire nella lettura delle descrizioni e delle ricompense…
Ecco 5 consigli utili per realizzare un video coinvolgente ed efficace per la tua campagna di crowdfunding:
- Spiega bene chi è coinvolto nel progetto e gli sforzi richiesti per renderlo reale: racconta bene il valore del progetto, chi sono i protagonisti, inserisci le loro voci, i loro volti, i momenti di difficoltà e le fatiche quotidiane superate.
- Fai sentire lo spettatore parte di una storia: non è sufficiente raccontare una storia, devi fare in modo che lo spettatore si senta parte di questa storia e magari di un progetto più grande, senta che la sua adesione sta creando un cambiamento. Bisogna spiegare bene perché si realizza il progetto e il motivo per cui il contributo dello spettatore è determinante. Non è marketing, ma condivisione di un sogno.
- Scegli il giusto ritmo e la giusta musica: il 50% del risultato del video spesso dipende dalla musica. Meglio se riesce ad essere cinematica e dal forte impatto emotivo. Per esempio su questo sito, Licensing Relevant Music, ci si può lasciare ispirare e si può trovare la musica sulla base dello stato d’animo che sta alla base della storia che si sta raccontando.
- Stai attento al timing: nei primi 15 secondi ti giochi il tutto, devi riuscire a catturare l’attenzione ed emozionare il tuo pubblico fin da subito. Meglio non superare i 3 minuti.
- Ringrazia i tuoi sostenitori e chiudi con una Call-To-Action: mentre racconti e dopo aver parlato del progetto ricordati sempre di dire Grazie. Fai capire ai tuoi sostenitori che hai bisogno di loro per dare forma al progetto e fare qualcosa assieme che da soli è impensabile. Chiudi poi il video con una “call to action”, chiedi cioè in modo diretto al tuo pubblico di aiutarti, di collaborare e di sostenere il tuo progetto teatrale.
Il video realizzato può e deve essere diffuso anche all’esterno della campagna o della piattaforma di crowdfunding scelta. Se il video è divertente e ben costruito può diventare virale su Facebook, Instagram o YouTube, diventando un potentissimo strumento di marketing ed una importante fonte di acquisizione dei donatori.
Di seguito un paio di esempi di video molto semplici, girati e montati con produzioni artigianali, ma che racconta in modo chiaro e simpatico il progetto e il motivo del sostegno economico.
Teatro Officina del Pane ha realizzato In Garage, uno spettacolo visivo dove attraverso le immagini e il movimento sono riusciti ad emozionare e divertire, catturando un pubblico di tutte le età.
Bus theater è invece un proggetto che, partendo da un’esperienza già realizzata, recupera un BUS granturismo a due piani per trasformarlo in TEATRO VIAGGIANTE, uno spazio modulare polifunzionale dove realizzare teatro, arti performative e momenti di incontro sociale “inconsueti”.
Ma ricorda anche che una raccolta fondi sul web va alimentata costantemente e pubblicizzata, attraverso tutti i canali, dal cartaceo al digitale, dalle relazioni interpersonali, agli eventi dal vivo, fino al passaparola ed al coinvolgimento degli Influencer del settore.
Seleziona con cura e definisci le ricompense (Rewards)
La parte dedicata alle ricompense è molto importante per convincere il tuo fan (o utente occasionale) a contribuire e in molti casi ad aumentare anche l’importo della donazione. In generale le campagne che non prevedono ricompense ottengono una donazione media molto più bassa di quelle con ricompense utili ed originali (si può arrivare fino a 100 euro in più per singolo utente).
Se guardiamo alle campagne di crowdfunding che hanno ottenuto maggior successo, in comune hanno l’utilizzo di circa 8 ricompense, distribuite per intercettare sia il contributo di singoli utenti (da 5 a 250 euro), sia per i grandi donatori come partner, aziende e associazioni (da 500 a 5.000 euro). Il modo migliore di stimolare l’interesse e il coinvolgimento è dare la possibilità di partecipare a seconda delle proprie disponibilità e della propria vocazione. Un consiglio utile che posso darti è quello di predisporre quattro diverse fasce di ricompense:
Ricompense simboliche da erogare per tutti coloro che dimostrano simpatia e curiosità per il progetto: dai ringraziamenti pubblici, in video, sui social o durante interviste ed interventi pubblici al merchandising e gadget (adesivi, magliette, cappellini, poster etc).
Ricompense di prodotto/servizio, rivolte a chi partecipa per pre-acquistare ciò che si va a realizzare: dai Biglietto dello spettacolo in anteprima rispetto all’uscita in scena, agli Sconti, offerte e coupon relativi al progetto e alle sue attività;
Ricompense extra, rivolte a chi vuole contribuire e ottenere qualcosa di speciale e unico: edizioni limitate, bozzetti di scena e materiali di produzione; backstage o partecipazioni speciali ad eventi e feste private; Incontri, cene e workshop con gli autori, il team creativo ed eventuali testimonial.
Ricompense per grandi donatori, come enti e aziende che vogliono legare il proprio brand al progetto: Partnership e sponsor, con l’aggiunta di loghi e menzioni nel progetto, agli eventi e in tutte le comunicazioni.
E’ sempre bene indicare con chiarezza nella descrizione della campagna la data di consegna stimata per ciascuna ricompensa, le modalità di erogazione o spedizione previste e la disponibilità limitata o illimitata. In alcuni casi può funzionare bene anche il principio di scarsità: indicando il numero (ridotto) di ricompense disponibili per i primi donatori che la richiederanno.
Come ho sottolineato anche nel precedente articolo, le tattiche e suggerimenti condivisi su questo blog possono essere un valido supporto per la tua campagna di crowdfunding, ma è necessario ricordare che è sempre un’avventura e un’attività impegnativa. La riuscita dipenderà anche e soprattutto dal TEMPO, dalle ENERGIE ed ENTUSIAMO che saprai dedicargli, senza dimenticare il valore dell’intero TEAM che dovrà gestire la comunicazione, la logistica, le ricompense e soprattutto i rapporti e le relazioni con le persone e la tua community.
Facci sapere se hai realizzato anche tu campagne di crowdfunding per il teatro o per un evento culturale, e qual è stata la tua esperienza. Scrivilo nei commenti e dacci una mano a far girare questo articolo condividendolo sui tuoi canali social… Basta un clic per contribuire 😉
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Tag: crowdfunding, marketing teatrale, promozione spettacoli, social media, video online Filled Under: Strumenti del mestiere Posted on: 11 June 2017