Teatri di Vetro: un autunno pieno di meraviglia al Festival delle Arti Sceniche

Il Festival Teatri di Vetro ci propone il suo lungo autunno carico di meraviglie, tra spettacoli di danza, teatro e musica. Un’evoluzione continua che quest’anno porta le arti sceniche a viaggiare nel tempo. Dal 10 SETTEMBRE al 12 NOVEMBRE, tra ROMA e dintorni.

Aprite gli occhi, aguzzate la vista, appizzate le orecchie. Guardare indietro per poter vedere avanti è l’obiettivo ambizioso che si è posto l’11^ edizione del Festival Teatri di Vetro sotto la direzione artistica di Roberta Nicolai.

 

Cos’è il Festival Teatri di Vetro?

Iniziamo con il dire che è una tra le più importanti rassegne italiane di arti sceniche contemporanee: oltre 40 spettacoli tra teatro, danza e musica, distribuiti in 9 spazi e in 2 mesi di programmazione.

L’incipit di questa nuova edizione, “Guarda indietro, guarda avanti”, costituisce il filo conduttore che lega gli spettacoli in programma in un’unica riflessione sulla storia, tra creazione contemporanea e movimento a ritroso in direzione dell’origine. Uno sguardo che per poter guardare avanti, si rivolge all’indietro, e che si esplicita al tempo stesso in riletture critiche e nell’impegno degli artisti in processi di innovazione e superamento.

Il Festival anche quest’anno partendo da Roma si è esteso oltre i confini romani con l’apertura dei suoi sipari proprio a Tuscania (Viterbo), nella settimana che si è appena conclusa (dal 10 al 14 settembre), con il progetto Trasmissioni.

La prima tappa è ormai superata ma il Festival proseguirà a Roma dal 21 settembre fino al 30 ottobre con una programmazione di danza e teatro ricca di prime nazionali. Dal 3 al 12 novembre il Festival si sposterà al Teatro del Lido di Ostia, con i protagonisti della giovane danza contemporanea e della scena musicale elettronica ed elettroacustica.

Questa 11^ edizione ripropone le importanti collaborazioni con il Teatro Vascello, Centrale Preneste, Fondazione Volume! Carrozzerie n.o.t., le librerie Tuba e Giufà e ne stringe di nuove con il Teatro del Lido di Ostia, il Teatro Brancaccino, il Conservatorio Statale O. Respighi, l’Accademia Nazionale di danza e l’Università degli Studi di Roma Tre – Roma Tre Radio.

Teatri di Vetro 11

 

Residenza artistica Trasmissioni

Il progetto Trasmissioni, a Tuscania (VT) dal 10 al 14 settembre, prevede la residenza condivisa delle danzatrici e coreografe, Paola Bianchi, Giovanna Velardi e Loredana Parrella che presenteranno ad un pubblico di osservatori esterni, esperti e pubblico i tre assoli Verbo presente, Lu, Cigno.

L’attenzione del progetto è focalizzata sul tema della trasmissione in danza. Con una proposta di workshop basata sull’osservazione di sessioni di lavoro delle danzatrici/coreografe, Paola Bianchi, Giovanna Velardi e Loredana Parrella e della relazione che ognuna di loro intrattiene con il tema del trasmettere la propria danza. Una relazione diversa per il tempo dedicato, per le modalità, per la tipologia dei riceventi. Tutti elementi che si originano da danze diverse, da ricerche e linguaggi coreografici personali.

Trasmissioni - Paola Bianchi (Teatri di Vetro 2017)

 

Settembre: Dall’istallazione di Salvo Lombardo alla danza araba

Dal 21 al 23 settembre presso la Fondazione Volume! sarà visibile l’istallazione performativa B-SIDE di Salvo Lombardo e Isabella Gaffè, un ciclo di documenti visivi e sonori che ripercorre parte di un processo di archiviazione di gesti “non straordinari” di passanti nello spazio pubblico. Una sperimentazione creativa proposta anche in ambito coreografico e dal titolo Casual Bystanders in programma il 10 ottobre presso il Centrale PrenCentrale Prenesteeste.

La riflessione sulle tracce del passato nel presente è al centro del FOCUS YOUNG ARAB CHOREOGRAPHERS / Italy 2017 che vede il coinvolgimento di tre giovani coreografi arabi in tournè in Italia, in scena alle Carrozzerie not a Roma il 22 settembre.
Mounir Saeed (Egitto), con What about Dante, Bassam Abou Diab (Libano) con Under the flesh e Hamdi Lakhdher (Dridi) (Tunisia) con Tu meur(s) de terre, rielaborano i segni della tradizione e la pongono in dialogo con la propria ricerca coreografica.

 

Ottobre: Tutta la meraviglia del Teatro e della Danza

Il 2 ottobre al Teatro Vascello andrà in scena Macbettu della compagnia Teatropersona/Teatro di Sardegna, interpretato in sardo da soli uomini, come vuole la tradizione del teatro elisabettiano. La tensione alla riscrittura dei grandi classici viene intercettata e prende forma anche il 14 ottobre a Centrale Preneste con Riccardo III e le regine di Oscar De Summa/La Corte Ospitale.

L’11 ottobre è invece la data in cui arriverà in anteprima romana lo strepitoso spettacolo Da parte loro nessuna domanda imbarazzante di Fanny&Alexander e Ateliersi. Lo spettacolo prende avvio da L’amica geniale di Elena Ferrante, affondando nel rapporto tra la storia individuale delle due donne e della loro amicizia e la storia di un paese travagliato dalle sue contraddizioni e metamorfosi.

Da parte loro nessuna domanda imbarazzante

Mentre il 12 ottobre sempre a Centrale Preneste va in scena In your face di Ateliersi. Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi in questa opera teatrale indagano l’attitudine di alcune persone a scandire la propria relazione con gli accadimenti del reale attraverso i social evidenziandone il carattere esilarante in uno stream dialogico ininterrotto tra le chat e i performer.

Fonti letterarie e fonti teatrali diventano materia di indagine in Dove tutto è stato preso di Bartolini/Baronio, in scena al Brancaccino il 21 e 22 ottobre. L’opera, ispirata a Correzione di Thomas Bernhard, indaga dinamiche in cui lo sguardo rivolto al passato diventa necessario punto di slancio per porre le giuste domande per la costruzione di un futuro.

Sempre al Brancaccino, è in programma il testo vincitore del bando 2016/2017 di NdN Network drammaturgia Nuova: Opera sentimentale di Camilla Mattiuzzo messa in scena dalla compagnia Angius I Festa feat Woody Neri.
Con Aspettando# Io non ho mani che mi accarezzino il viso di Biancofango, in scena il 18 ottobre alla Libreria Tuba, verrà presentato uno studio sui testi di Santa Giovanna dei Macelli di Brecht e Woyzeck di Bűchner.

Hundred Toasts di Anita Wach è una celebrazione della repubblica e della libertà nel tempo di crisi della democrazia. Affonda invece nella storia della Rivoluzione russa, 1917 Core di Erosanteros, una lettura-concerto per ridare vita alle parole di poeti che hanno cantato la Rivoluzione e restituire la gioia dell’avvento di un tempo talmente nuovo da lasciare senza fiato. Entrambi in scena il 27 ottobre alla Carrozzerie n.o.t.

Leviedelfool in Heretico_dopo questo apparente nulla, metterà in scena, il 30 ottobre al Teatro Vascello, sette capitoli che demistificano il linguaggio della religione cristiana traducendo dogmi e culto in un linguaggio scenico che intreccia danza, visione e parola.

 

Sul versante della Danza e sempre nell’ottica di ricerca verso nuove sperimentazioni e riscrittura dei classici andranno in scena: Cigno di Loredana Parrella e Cie Twain, Don’t be afraid da L’aprés midi d’un faune una coproduzione C&C, Teatri di Vetro e Residenza Idra con la coreografia di Hun Mok Jung e l’interpretazione di Carlo Massari, lavori che testimoniano la tensione degli artisti verso l’origine della loro stessa arte, l’urgenza di appropriarsi di un’aurora da cui il teatro e la danza hanno segnato nuovi inizi.

D’animanimale di Paola Bianchi e Ivan Fantini, azione per corpo e voce nato dal libro animanimale dello stesso Fantini e del pittore Andrea Chiesi, è un intreccio tra teatralità, danza e arte pittorica.

In alcune opere è l’universo poetico a muovere il gesto artistico verso la società: in R.OSA_dieci esercizi per nuovi virtuosismi di Silvia Gribaudi attraverso un’ironia dissacrante porta in scena l’espressione del corpo della donna e del ruolo sociale che esso occupa.

Mentre in Questo lavoro sull’arancia, la compagnia TIDA si interroga sulla natura del dispositivo scenico a partire da dinamiche di potere, di violenza, del rapporto sadomasochistico che ricorda in qualche modo il noto film di Stanley Kubrick, Arancia meccanica.

Da leggere: Bandi e Concorsi 2017 per Compagnie teatrali

 

Novembre: Danza e Musica al Teatro del Lido di Ostia

Dal 3 al 12 novembre il Festival si sposta al Teatro del Lido dove andranno in scena i giovani coreografi under 35: da Yoris Petrillo con Nothing To Declare a Cie MF/Maxime & Francesco presenti con due lavori Chenapan e la versione urbana di Re-garde, fino a Claudia Rossi Valli e Tommaso Monza/Natiscalzi DT con Lo Schiaccianoci_Opera Fantastica in Atto unico per ensemble di danzatori e tappeto elastico.

Dehors/Audela inaugurano in questa edizione la collaborazione con il musicista Simone Pappalardo nello spettacolo Più Nel Bosco Non Andremo? Ed infine Simone Zambelli con Non Ricordo; Arianna Rodeghiero con In between e Anna Giustina con reRality.

La sezione musicale è incentrata su elettronica e elettroacustica e vede la collaborazione con il Conservatorio O. Respighi di Latina.

Dalla contaminazione tra elettronica e sonorità del clarinetto di Call to mind di Breaking Wood/Walter Paradiso, alla jam-session dei Meno Infinito che in Meno Vetro dialogano in improvvisazione con altri musicisti; dall’elettronica sperimentale dei Granato, all’orchestra elettroacustica composta da dieci allievi dei Conservatori O. Respighi di Latina e A. Casella de L’Aquila diretta da Simone Pappalardo per il concerto Fields; dalla rilettura pluridisciplinare della figura di Cassandra nella poesia sonora Winterreise di Cipitelli-Sbordoni-Schiavone-Vinella, alle ricerche di Novi Sad, artista greco programmato in collaborazione con Plunge; dal suono immersivo delle composizioni sonoro-drammaturgiche degli allievi del Conservatorio O. Respighi di Latina, a Singularity di Outpostlive/Vjit, un racconto audio video di un viaggio senza tempo, che attraverso una ricerca su basi scientifiche ripercorre la storia dell’Universo.

 

Per info e prenotazioni:
www.teatridivetro.it
promozione@triangoloscalenoteatro.it

Hashtag: #TDV11

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Tag: , , , Filled Under: Colpi di scena Posted on: 16 September 2017

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